Attività poliedrica per la città: ricordando il maestro Mario Matteotti.
Si chiude, dunque, ad età veneranda la vicenda terrena del maestro Mario Matteotti. Lo ricordo,…
venerdì, 11 Ottobre 2024
Si chiude, dunque, ad età veneranda la vicenda terrena del maestro Mario Matteotti. Lo ricordo,…
Stamane, alle ore otto, all’inizio della celebrazione delle Lodi nella Cattedrale di Trento, monsignor Ludovico Maule, Decano del Capitolo vigiliano, ha annunciato ai presenti la morte, nell’ora del vespero di ieri, 29 luglio, di monsignor Giovanni Binda, canonico residenziale.
Monsignor Decano ha poi proseguito officiando la Messa in memoria del defunto.
Un malore improvviso e la morte: così don Giovanni è entrato nell’eternità.
Avrebbe compiuto 81 anni il prossimo 8 settembre (giorno in cui a Riva del Garda festeggiamo l’Inviolata) e ancora la scorsa settimana aveva presieduto giornalmente le celebrazioni capitolari in Cattedrale a Trento, con la sua tradizionale rispettosa impostazione liturgica e l’essenzialità biblica delle sue omelie.
Quest’ultimo aspetto costituiva una evoluzione in senso puntuale e stringente della predicazione, che caratterizzò il lungo periodo trascorso da don Giovanni quale arciprete decano a Riva del Garda (dal 2000 al 2016).
In quegli anni l’annuncio, dal quale esordiva, era anzitutto quello battesimale: figli di Dio eravamo diventati con il Battesimo (spesso usava l’aggettivo ‘divinizzati’) e questa nostra struttura esistenziale era garanzia del nostro destino di eternità. Lungo la vita, poi, la Parola di Dio era ineludibile traccia di confronto fra il nostro essere e il nostro agire, un costante richiamo a correzione di rotta, per cercare di percorrere nel modo migliore possibile il nostro cammino, nei ruoli e con i compiti rispettivi (personali, familiari, sociali, ecclesiali). In questo senso le sue omelie esponevano una esigenza morale, che egli voleva commisurata alle forze di ciascuno, confidando nella larghezza della misericordia divina.
Là siamo destinati: al colloquio eterno con Dio. Questa certezza, che è il nucleo della cristiana speranza, ha accompagnato don Giovanni nel tempo della sua vita terrena.
Ora è per lui, finalmente, realizzata.
Noi lo salutiamo rispettosamente, grati per il suo servizio sacerdotale nella nostra comunità.
Claudio Molinari
Riva del Garda, sabato 30 luglio 2022.