Attività poliedrica per la città: ricordando il maestro Mario Matteotti.
Si chiude, dunque, ad età veneranda la vicenda terrena del maestro Mario Matteotti. Lo ricordo,…
lunedì, 2 Dicembre 2024
Si chiude, dunque, ad età veneranda la vicenda terrena del maestro Mario Matteotti. Lo ricordo,…
CLAUDIO MOLINARI.
Un pò di storia personale.
Sono nato a Riva il 12 luglio 1956 e risiedo con la famiglia nella mia città (la denominazione del Comune è modificata dal 1969 in Riva del Garda).
Dal 1978 al 1980 dipendente dell’Enaip, come istitutore di convitto, sono stato poi impiegato bancario dal 1980 al 2013, dapprima dipendente della Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto, poi di Unicredit spa.
Negli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso ho partecipato alla vita ecclesiale locale come componente del consiglio pastorale, del consiglio affari economici e del gruppo giovanile della parrocchia, come animatore liturgico, redattore del bollettino periodico, membro della conferenza di S. Vincenzo de’ Paoli, assistente e poi, fino al 1989, direttore dell’Oratorio di S. Maria Assunta.
Ho fatto parte, per un breve periodo, del consiglio pastorale diocesano e della commissione catechistica diocesana; ho conseguito il diploma della scuola teologico – pastorale diocesana di Trento e sono stato membro del diciannovesimo Sinodo diocesano tridentino su chiamata dell’arcivescovo monsignor Alessandro Maria Gottardi.
Nel breve periodo della sua rinascita ho partecipato all’attività della ‘Compagnia Filodrammatica rivana’.
Nel 1970 mio padre mi iscrisse alla S.A.T. , sezione di Riva del Garda, della quale sono ancora socio, benché assai poco frequentante.
Seguendo una ultrasecolare tradizione familiare sono componente del coro parrocchiale sin dal 1976.
L’esperienza nelle Istituzioni.
La mia esperienza politico amministrativa è iniziata nel 1990: eletto consigliere comunale di Riva del Garda nel maggio di quell’anno, sono stato assessore comunale dal 1990 al 1993.
Dal dicembre 1993 al maggio 1995 e poi dal maggio 1995 al dicembre 1998 sono stato Sindaco di Riva del Garda (nel 1993 eletto dal Consiglio comunale, nel 1995 eletto direttamente dalla popolazione).
Presidente del Comprensorio Alto Garda e Ledro con delega ai Servizi sociali e presidente della Commissione comprensoriale per la Tutela del paesaggio dal 1996 al 1998, nel contempo sono stato presidente del Comitato dei Sindaci del Distretto sanitario Alto Garda e Ledro e membro del Consiglio di amministrazione della Azienda di promozione turistica del Garda trentino.
Nel novembre 1998 sono stato eletto consigliere regionale del Trentino-Alto Adige; rieletto nel novembre 2003.
Ho ricoperto l’incarico di assessore all’ Istruzione, Formazione Professionale e Cultura della Provincia Autonoma di Trento dal 1999 al 2001 e dal 2002 al 2003.
Nel corso dell’anno 1999 sono stato presidente del Consiglio di amministrazione del MART (Museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto e Trento).
Sono stato membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale dal 2001 al 2002.
Nel contempo ho presieduto la Quinta Commissione permanente del Consiglio provinciale e la Commissione speciale di studio sulla scuola del medesimo Consiglio provinciale.
Sono stato presidente dell’Istituto Regionale di Studi e Ricerca sociale dal 2001 al 2003.
Dal 2003 al 2005 sono stato membro dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio provinciale e componente della Prima Commissione permanente del medesimo Consiglio provinciale.
Nella primavera del 2005, accogliendo l’invito delle formazioni politiche locali e provinciali, ho accettato di candidare nuovamente nella mia città e sono stato eletto Sindaco di Riva del Garda: ho ricoperto tale incarico dal maggio 2005 al maggio 2010.
Nella primavera del 2010 non mi ricandidai alle elezioni amministrative.
Il sito internet del Comune di Riva del Garda documenta parzialmente la attività amministrativa del quinquennio 2005/2010. Ho in fase di elaborazione un volumetto, contenente i principali discorsi pronunciati nel corso dei dieci anni complessivi del mio mandato di Sindaco, utile anche per ripercorrere per sommi capi le problematiche e le vicende di quei periodi non facili, ma esaltanti.
Dal 2005 al 2008 sono stato anche membro della Giunta del Comprensorio Alto Garda e Ledro, come assessore con delega ai Servizi sociali.
Alle elezioni politiche dell’ aprile 2006 sono stato eletto senatore della Repubblica per il collegio uninominale di Rovereto (Vallagarina, Alto Garda, Valle di Ledro, Valli Giudicarie Inferiori ed Esteriori e Valle Rendena), sotto il simbolo L’Unione/SVP (coalizione di centro sinistra autonomista).
Nel corso della XV Legislatura repubblicana sono stato membro della 13a Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali) del Senato della Repubblica e della Commissione parlamentare (bicamerale) per le questioni regionali.
Alle elezioni politiche dell’aprile 2008 sono stato nuovamente eletto senatore della Repubblica per il medesimo collegio uninominale di Rovereto, sotto il simbolo SVP/Insieme per le Autonomie (coalizione di centro sinistra autonomista).
Nel corso della XVI Legislatura repubblicana sono stato ancora membro della 13a Commissione permanente del Senato della Repubblica e della Commissione parlamentare (bicamerale) per le questioni regionali. Per un breve periodo, nell’anno 2011, sono stato membro anche della 5a Commissione permanente (Lavoro, previdenza sociale) del Senato della Repubblica.
L’attività parlamentare è ufficialmente documentata nel sito internet del Senato della Repubblica. Per essa, così come per quella comunale e provinciale/regionale, ulteriore documentazione mantengo, inoltre, nel mio archivio personale.
Nella primavera del 2013 ho deciso di non ricandidare alle elezioni politiche.
Le esperienze nelle formazioni politiche.
La mia esperienza all’interno delle formazioni politiche comincia, appunto, con le elezioni amministrative del 1990, quando fui candidato al Consiglio comunale nella lista della ‘Democrazia cristiana’, pur non essendo iscritto a quel partito. Conseguentemente alla elezione, divenni membro di diritto del comitato comunale della ‘Democrazia cristiana’ rivana dal 1990 al 1993, anno delle dissoluzione di quel partito e della grave crisi politica e istituzionale a livello nazionale, ma anche a livello provinciale.
In quel contesto fui promotore, con altri concittadini, della formazione politica locale ‘Insieme per Riva’, attiva dal 1993 al 1999: con essa mi presentai alle elezioni amministrative straordinarie del dicembre 1993 ottenendo un notevole successo, ripetutosi poi nel maggio 1995 -alle elezioni amministrative ordinarie quinquennali- alle quali ‘Insieme per Riva’ concorse come gruppo di riferimento della coalizione, che sosteneva la mia candidatura a Sindaco.
Sono stato aderente alla ‘Margherita’ del Trentino dalla fondazione (luglio 1998) allo scioglimento (febbraio 2008): in quella formazione politica sono stato membro del coordinamento e del parlamentino provinciali .
Nel giugno del 2008 (al termine del peculiare, piuttosto complesso, percorso che caratterizzò nella nostra provincia la formazione di tale compagine) ho aderito al ‘Partito Democratico’ del Trentino.
Da giugno 2008 a dicembre 2010, nonostante fossi l’unico senatore di riferimento eletto in Regione, non mi è stato dato di partecipare con responsabilità decisionale (cioè con diritto di voto) né all’assemblea provinciale, né al coordinamento provinciale di quel partito.
Ho mantenuto la iscrizione al ‘Partito Democratico’ sino all’anno 2011, rinunciandovi poi per quella che mi sembrava una deriva dalle motivazioni e, con riferimento alle componenti ex popolari ed ex ‘margheritine’, anche un venir meno ai valori di riferimento.
In quel periodo ebbi modo di riprendere i contatti con il collega senatore Francesco Rutelli, che ricordavo come segretario nazionale della ‘Margherita’ e che aveva da poco coinvolto anche l’allora presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai nella costituzione di una piccola formazione politica, che ambiva a recuperare alcune delle energie della ‘Margherita’ rimaste ai margini della esperienza del ‘Partito Democratico’. Dal punto di vista politico la breve esperienza di ‘Alleanza per l’Italia’ (per me dal luglio 2011 al marzo 2013) ha rappresentato uno dei generosi tentativi di offrire un riferimento e uno spazio di approfondimento politico in un momento difficile per il nostro Paese.
Nel mese di dicembre 2013 ho deciso, infine, di aderire nuovamente al ‘Partito Democratico’, come apertura di credito verso il cambiamento individuato nella nuova segreteria nazionale e come convinta adesione allo sforzo di aggiornamento e all’impegno della nuova segreteria cittadina. Ho rinnovato l’iscrizione al ‘Partito Democratico’ anche per l’anno 2014, con un supplemento di credito nei confronti del nuovo, che sembrava avanzare: ma era, purtroppo, un ‘nuovo’ che scopiazzava l’antico, sia a livello nazionale, sia a livello locale.
Per questo, dal 2015, pur dopo avere offerto comunque -nella primavera di quell’anno- un contributo operativo all’impianto e al positivo esito della coalizione, che si confermò alla guida del Comune di Riva del Garda, non ho più partecipato ad attività politiche organizzate.
Nei mesi di gennaio e febbraio 2020, su plurime sollecitazioni, ho reso la disponibilità a candidare a Sindaco del Comune di Riva del Garda, con una coalizione politicamente collocabile nell’alveo del centro sinistra autonomista (liste civiche e Partito autonomista). Il periodo di sospensione primaverile, imposto dalla nota pandemia, mi ha consentito un supplemento di riflessione, che mi ha portato a rinunciare alla candidatura, in considerazione della qualità delle risorse fisiche personali, che l’impegno di Sindaco (nel caso fossi stato eletto) avrebbe comportato e che ho valutato di non essere in grado di garantire.
In conclusione.
Uscito dall’agone politico amministrativo diretto, avrei piacere di mettere la mia pur modesta e periferica esperienza, con le sue positività e con i suoi limiti, a servizio di una buona causa: grato a chi ritenesse di interpellare anche me, tra i veterani, per un contributo alla lettura degli avvenimenti correnti e per tentare qualche riflessione sul futuro di questa nostra terra trentina e del nostro Paese.
In questa peculiare temperie ritengo prioritaria la formazione dei giovani alla politica e all’impegno nelle Istituzioni: per questo esprimo anche in tale prospettiva la mia disponibilità.